Qualche settimana fa ci eravamo occupati del rinnovamento creativo che era in corso d’opera da Yves Saint Laurent, con l’abbandono di Stefano Pilati e l’approdo come direttore creativo di Hedi Slimane. C’era dunque da aspettarsi che alla sua prima collezione, in scena lo scorso primo ottobre a Parigi, ci fosse tutta la stampa internazionale pronta a giudicare l’inizio di una nuova era per un marchio che anche nel nome, con la perdita di Yves dal logo, ha deciso di cambiare pelle. Presente il jet set internazionale ma anche stilisti e fotografi come Azzedine Alaia, Marc Jacobs, Alber Elbaz, Riccardo Tisci, Mario Sorrentino o ancora Patrick Demarchelier. La collezione ha conquistato tutti tanto da far esclamare alla guru della moda nostrana Carla Sozzani che “la collezione Saint Laurent è stata quella che deveva essere“. Su una spettacolare passerella immersa in una scenografia total black sono sfilate le sahariane, gli stampati, gli smoking, i fiocchi, i bermuda, le trasparenze effetto nude look, le gonne lunghe in pelle ma anche i maglioni in lamé e tutti quei dettagli a volte maschili che sono sempre stati tanto cari ad Yves e che ora rivivono nella collezione 2013. Senza nostalgia però, perché sono riattualizzati con piccoli dettagli e rinvigoriti con un tocco rock. Basta guardare i cappelli a falde tanto ampie da ricordare i cappelli texani o i fiocchi che arricchiscono le camicie in chiffon per riconoscerlo.
La collezione rivive gli anni ’60 ma anche anche il minimalismo di Helmut Lang e tutti i principi con cui Yves diede vita al marchio. E chi se non Hedi Slimane poteva fare questo, lui che a 27 anni divenne designer di punta di Pour Homme e direttore artistico di Yves Saint Laurent Rive Gauche? Se ne andò solo nel 1999, perché il marchio fu acquistato da Gucci, per passare a Dior e creare la linea Dior Homme a cui rimase fino al 2007-2008.
La scommessa è stata da tutti vinta.